Scopriamo cos’è e come funziona la cessione del quinto

Non sempre è facile, se non si è addetti ai lavori, muoversi con perizia nel settore del credito al consumo. Di fronte a un numero crescente di offerte e ad un panorama estremamente eterogeneo, spesso il consumatore resta disorientato.

Oltre alle eventuali difficoltà di valutazione della soluzione più adatta alle proprie esigenze, ci si pone molti dubbi prima di richiedere un prestito: ci si domanda ad esempio se è opportuno richiedere un finanziamento, se si è in grado di sostenerlo, come scegliere al meglio.

Con questo approfondimento vogliamo darvi qualche indicazione su una delle formule di prestito più richieste ed apprezzate: la cessione del quinto.

Si tratta di uno strumento sicuro ed accessibile che consente di ottenere il capitale necessario per realizzare il proprio progetto. 

Negli ultimi anni si è registrato un vero e proprio boom di richieste: stando ai dati Assofin relativi al 2016, le erogazioni con cessione del quinto sono aumentate del 7,3% per un totale di 5,22 miliardi di euro e quasi 384 mila operazioni. A rendere particolarmente vantaggiosi i prestiti ha contribuito la riduzione dei tassi che, sempre secondo le stime di mercato, si sono attestati sull’8,7% a settembre 2016, contro l’11,4% medio del triennio precedente.

Vediamo ora qualche dettaglio in più sulla cessione del quinto e, successivamente, quali sono i principali vantaggi di questa tipologia di finanziamento rispetto ad un prestito tradizionale.

Il prestito con cessione del quinto prevede la trattenuta della rata in busta paga o direttamente dalla pensione. La rata non deve superare il quinto dello stipendio o della pensione, motivo per cui si parla di cessione del quinto o, laddove possibile, di doppio quinto.

Si tratta di una formula di finanziamento consentita a lavoratori dipendenti di aziende pubbliche e private e pensionati, mentre restano esclusi i lavoratori autonomi.

Nel prestito con cessione del quinto è l’azienda per cui si lavora o l’INPS a pagare la rata direttamente alla finanziaria o alla banca.

Di solito la durata massima consentita è di 10 anni e non vengono richieste particolari garanzie, fideiussioni o ipoteche. Nel caso della cessione del quinto sono infatti lo stipendio, la pensione ed il Tfr le principali garanzie a supporto della concessione del prestito. Per la parte eccedente il Tfr, è solitamente prevista una polizza assicurativa a copertura del caso morte e rischio impiego.

Volendo riassumere i possibili vantaggi della cessione del quinto, abbiamo evidenziato cinque plus:

1) è un prestito non finalizzato: significa che non serve motivare la destinazione del finanziamento;

2) è un prestito semplice da gestire: le rate vengono addebitate in automatico e non si rischia di dimenticare le scadenze;

3) è un prestito di lunga durata (fino a 10 anni);

4) è un prestito che non richiede particolare garanzie patrimoniali;

5) è un prestito accessibile anche se si è stati “cattivi pagatori”.

Questo ultimo punto merita qualche dettaglio in più. Spesso, in caso di ritardo o mancato pagamento delle rate di un prestito, il consumatore viene iscritto nelle Banche Dati dei “cattivi pagatori”, eventualità non piacevole perché spesso preclude o comunque ostacola l’erogazione di un nuovo finanziamento. Nel caso della cessione del quinto, fermo restando le valutazioni dell’istituto di credito, non viene esclusa a priori l’erogazione del prestito, anche nell’eventualità di disguidi finanziari e protesti.

Ricordiamo inoltre che la cessione del quinto può essere utilizzata per il consolidamento debiti, incorporando in un’unica rata le rate di prestiti in corso e rivedendo le condizioni contrattuali.

La cessione del quinto è consentita anche ai neo assunti, purché non vengano richiesti importi elevati ed il contratto sia a tempo indeterminato. In genere è un’opportunità concessa da aziende medio grandi.

 

pubblicato il 11/12/2017

A cura di: Alessia De Falco

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